Le zavorre di Fiat sono le zavorre di tutte le imprese italiane L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha confermato l’impegno del Lingotto in Italia e ha aggiunto, a buon peso, che non intende vendere l’Alfa Romeo. Al governo non chiede aiuti ma che rimuova le zavorre. Mi sembra il punto di vista appropriato per ragionare su ciò che dovrebbe fare il governo per creare un ambiente favorevole all’investimento di tutte le imprese in Italia. Supponiamo che Chrysler, che fa parte del gruppo Fiat, intenda produrre in Italia auto da esportare in Europa, Africa e vicino oriente. Leggi il forum Oh che bella finanziaria! Francesco Forte 25 SET 2012
I tecnici ora danno il meglio limando la spesa. Perché sostenerli La spending review sta faticosamente guadagnando terreno. Nel passaggio dalle decisioni prese all’interno del governo al testo del provvedimento sono stati fatti passi indietro, ad esempio nella eliminazione automatica degli ospedali con meno di 80 posti letto. Ma l’intelaiatura è rimasta in gran parte inalterata, nonostante le pressioni delle lobby, anche se non è tutto oro ciò che riluce. La cifra complessiva dei risparmi di spesa è di 4,25 miliardi quest’anno, 10,5 nel 2013 e di 11 nel 2014. Francesco Forte 07 LUG 2012
Tre dubbi liberali sulla tentazione dirigista per le frequenze tv L’idea del governo di mettere le manette alla gara a pagamento per le frequenze televisive, escludendo le imprese che ne hanno già una quota importante, mi ha stupito. Mentre non mi ha stupito il fatto che essa alberghi nel Pd, il cui Dna è ancora in gran parte dirigista, e nei partiti provinciali o giustizialisti. La tesi per cui bisogna impedire alle imprese di crescere, con criteri di mercato, al di sopra di una certa quota, non può essere sostenuta con l’argomento per cui ci si vuole proteggere dalle posizioni dominanti, se si accetta il principio della gara di concorrenza. Leggi Ricostruzione maliziosa: la vera storia del beauty contest dal blog Cerazade Francesco Forte 19 APR 2012
Il lavoro e le astruse bizzarrie storico-sindacali di Barbara Spinelli La pretesa di Barbara Spinelli di riscrivere la storia nel modo in cui piace a lei, come ha fatto ieri su Repubblica, l’ha portata all’assurda tesi per cui Adam Smith sarebbe un capostipite della teoria della concertazione nazionale del mercato del lavoro, cioè del suo monopolio legalizzato e non del libero mercato di concorrenza. E all’ulteriore incredibile tesi per cui Massimo D’Antona, Ezio Tarantelli e Marco Biagi sarebbero stati uccisi. Francesco Forte 05 APR 2012
La riforma Monti-Fornero certifica il definitivo harakiri di Marcegaglia La decisione di Mario Monti di procedere unilateralmente nella riforma del diritto del lavoro, senza bisogno del consenso delle parti sociali, rompe un tabù che si era consolidato non solo nella Cgil, con Cisl e Uil nel ruolo ariostesco di “cavalieri riluttanti”, ma anche nella Confindustria. Per di più il governo pare non abbia intenzione di fare un decreto legge come per le precedenti misure, che ponevano il Parlamento in un ruolo di “prendere o lasciare”, salvo emendamenti minori, da discutere e approvare nella corsa contro il tempo, prima che il decreto decadesse. Leggi Dramma Camusso di Marco Valerio Lo Prete - Leggi La vera storia della battaglia riformista tradita a sinistra di Sergio Soave Francesco Forte 22 MAR 2012
Corruzione o inefficienza Domande sul modo di fare i conti della Corte dei Conti Il procuratore generale aggiunto della Corte dei Conti sostiene che in Italia la corruzione ha raggiunto i 60 miliardi. Quale tipo di metodologia contabile ha utilizzato per stimare questo importo? Mi sono letto le oltre 300 pagine di questa nutrita relazione e ho particolarmente esaminato le numerose tabelle allegate. Ma non ho trovato un’affermazione recisa circa l’aumento della corruzione, quanto il dubbio che essa possa esser aumentata. Francesco Forte 17 FEB 2012
Crisi dell'euro? Perché gli americani ne sanno di più Caro Wall Street Journal, il tuo editoriale di ieri coglie nel segno. In particolare quando segnala che la tesi del Fondo monetario internazionale di Christine Lagarde. Leggi Da Ciampi a Ciocca, sempre più ex Bankitalia spronano Draghi a intervenire come garante dell’euro Francesco Forte 26 GEN 2012
Utile promemoria per riforme economiche immediate in stile Mario Draghi La crisi del nostro debito pubblico con livelli dei tassi mai visti mostra che non è vero che l’annuncio di dimissioni di Silvio Berlusconi ha tranquillizzato i mercati. Al contrario ora si è diffusa la preoccupazione che a questo governo, riluttante a causa della Lega nord, circa l’aumento delle età di pensione, ne subentri uno denominato come tecnico o di larghe intese che non voglia fare alcuna riforma del mercato del lavoro e che non abbia il coraggio di tagliare la spesa e di attuare maggiori privatizzazioni. Francesco Forte 10 NOV 2011
Elogio dell’ortodossia monetaria illuminata di Draghi Mario Draghi, nel primo giorno del suo insediamento alla presidenza della Bce, ha ridotto il tasso di interesse di 0,25 punti, mentre il tasso di inflazione nei prezzi al consumo è attualmente attorno al 3 per cento. In primavera Jean Claude Trichet, con un aumento dei prezzi inferiore a questo, aveva accresciuto il tasso di interesse, affermando che servisse ad assicurare la stabilità monetaria in una situazione di espansione dell’economia. Leggi I primi fuochi d’artificio sviluppisti arrivano dalla Bce di Draghi Francesco Forte 03 NOV 2011
L’establishment schizofrenico che sta con la Bce e con gli indignados Ha ragione Silvio Berlusconi quando afferma che non esistono alternative all’attuale governo. L’esecutivo ha attuato una politica di bilancio di rigore, che si appresta al pareggio nel 2013, secondo la richiesta della Bce che di ciò ha bisogno per poter comprare i nostri titoli pubblici, dato che il suo statuto le vieta di finanziare i deficit degli stati membri, e lo strappo fatto a questa regola per la Grecia, il Portogallo e la Spagna è già troppo per aggiungervi quello per l’Italia, che ha un debito di volume assoluto molto maggiore. Leggi “Lasciateci fallire”, il paradosso che unisce draghetti e liberisti Francesco Forte 15 OTT 2011